Dalla 250 alla classe regina: la 500

Il 1998 è un anno di studio per Valentino, la cilindrata è cresciuta, così come la potenza. Il 1999 è l’anno buono per mettere a frutto gli “studi” e si laurea campione del Mondo in sella all’Aprilia 250, vincendo ben 9 gare.

Il 2000 è l'anno del passaggio alla classe 500, la classe regina e quella da “veri centauri”… la potenza è tanta e il motore 2 tempi non concede tanti margini di errore. Rossi cambia anche scuderia, firmando un contratto con la Honda e Jeremy Burgess, esperto Capo tecnico, sarà al suo fianco e da allora lo seguirà sempre. Nella stagione di esordio, vince due GP (Gran Bretagna e Brasile) ed è vicecampione del mondo con 209 punti, dietro a Kenny Roberts Junior. Non male per essere al debutto.

In tanti temono questo ragazzo giovane e sfrontato, che irride con staccate da paura avversari ben più esperti. In quell’anno infatti si acuisce la rivalità, che fino ad allora era stata solo a distanza (viste le classi differenti), tra Valentino Rossi e Max Biaggi. Quest’ultimo, dopo aver dominato in 250, era arrivato in 500 con l’intento di vincere, ma trovarsi un avversario così giovane, forte e per lo più connazionale non gli andò mai giù. Una rivalità però che ha ancor più spinto gli italiani a seguire il motomondiale.
 
Nel 2001, ultima stagione prima della sostituzione di questa classe con la MotoGP, vince il terzo titolo iridato ottendo undici vittorie, un dominio! E’ il titolo che lo consacra nell’olimpo dei campioni, il giovane Rossi della 125 è maturato e la stagione 2001 è stata vinta anche con la testa e con sorpassi nelle varie gare dalla precisione “clinica” (da qui il soprannome “dottore”…laurea che poi otterrà, anche se honoris causa).

a cura di Lorenzo Grieco